Snowsound by Caimi. XXI Triennale di Milano

Caimi ha sempre interpretato il design come la soluzione estetica ed espressiva ai problemi della vita di tutti giorni, dal lavoro al tempo libero, dalla casa ai grandi spazi culturali della collettività. Il tutto protetto dalla logica del brevetto per garantire l’originalità e l’innovazione del progetto.

Chiamata a rappresentare il Padiglione Italia in occasione della XXI Triennale di Milano, Caimi presenta la mostra “Snowsound by Caimi. Il design come non l’avete mai sentito” in cui protagonista è il tema del suono e dell’importanza di una corretta progettazione acustica degli spazi pubblici e privati

Il suono

Il suono fa parte della nostra vita quotidiana: ascoltare bene le parole degli altri e dialogare nel rispetto di chi parla e di chi ascolta rappresenta la nuova frontiera del design. I materiali e le tecnologie Snowsound, assieme ad una lunga ricerca scientifica interpretata attraverso la collaborazione di alcuni tra i migliori designer italiani e stranieri, rappresentano la condizione fondamentale per la progettazione acustica di un ambiente chiuso.

Interpretare a livello progettuale una nuova tecnologia significa entrare in un alfabeto compositivo completamente originale. Caimi e suoi designers con Snowsound Technology e Snowsound-Fiber rappresentano un’esperienza produttiva unica nel suo genere, proprio in relazione a ciò che costituisce l’identità, unica e irripetibile, del Made in Italy: ”il design come linguaggio della differenza”. Le diverse soluzioni proposte da ciascuno dei progettisti sono tutte riconducibili a una definizione di design al centro del quale protagonista è la persona. Questo significa, nel XXI secolo,”Design after Design”.

Mostra a cura di Aldo Colonetti e Franco Origoni
Progetto dell’allestimento: Origoni Steiner Architetti associati, Franco Origoni, Matteo Origoni, Anna Steiner con Eleonora Bruno
In collaborazione con Paolo Bonfiglio, Andrea Farnetani, Caimi Lab
Realizzazione dell’allestimento: Benfenati Allestimenti
Crediti fotografici: Raoul Iacometti, Interno20