Oggi è già domani, 1949-2006
Le innovazioni di Caimi Brevetti

Curatori Aldo Colonetti, Franco Origoni
Triennale di Milano, 5-10 aprile 2006

La mostra “Oggi è già domani 1949-2006 Le innovazioni di Caimi Brevetti” è stata allestita presso la Triennale di Milano in aprile e ha incontrato un enorme interesse, testimoniato dalle migliaia di visitatori, attratti dall’esposizione sia di oggetti storici, ormai entrati nella memoria collettiva – quali “la schiscetta”, la pentola scolapasta “duplex”, il posacenere “dondolino”, il posacenere a sacco “universal” e tanti altri, inventati e brevettati da Caimi Brevetti a partire dal 1949 – sia di un’ampia selezione della produzione attuale, il tutto corredato da un impressionante apparato illustrativo, che includeva brevetti originali, disegni tecnici, utensili per la realizzazione ecc. La mostra, curata da Aldo Colonetti e da Franco Origoni ha presentato l’intero iter produttivo di ogni oggetto o sistema esposto, dalla prima idea alla realizzazione, con l’intento di raccontare una storia di innovazioni, invenzioni e ricerca, ovvero un metodo del “fare design”.

Gli oggetti di design messi in mostra, dichiarano, di solito, forme, bellezze, colori, ma nascondono la propria funzione. La mostra dedicata a Caimi Brevetti ha scelto la filosofia del “mostrare”. Progetti, prototipi, brevetti e iter produttivo, dalla prima idea alla realizzazione del prodotto, prodotto che può essere toccato e disvelato nella sua idea chiave.

L’azienda si è sviluppata credendo fermamente nei prodotti che si accingeva a realizzare. Ha sviluppato l’idea di un progetto seguendo la sua realizzazione. Ha fatto verifiche di qualità, ha cercato, trovato e usato anche materiali introvabili in Italia. Ha pensato a produrre, ma anche a “mostrare” e caratterizzare il prodotto sul punto vendita delle grandi distribuzioni. Ha fatto imballaggi, veste grafica, ha inventato nomi e marchi. Una storia di innovazioni, che gravitava attorno alla figura di Renato Caimi e che oggi prosegue con l’attività dei quattro figli e di intelligenti collaboratori, un laboratorio che avanza nell’attività differenziando i campi della produzione. Una mostra che rispecchia questa visione del “fare design”.

(Franco Origoni Curatore della mostra)